HAPPY LIFE

Titolo Coreano:

즐거운 인생

Pronuncia Originale:

Jeulgu woon Insaeng

Titolo Italiano:

Vita felice

Regista:

Anno:

2007

Durata:

112'

Nazione:

Corea del Sud

Formato:

35mm

Tipologia:

Colore:

Colore

Lingua:

Coreano

Sottotitoli:

Italiano, Inglese

Genere:

Produzione:

Distribuzione Internazionale:

Sceneggiatori:

Direttore alla Fotografia:

Edizione Festival:

Sezione Festival:

Sinossi:

Sang-woo, leader della rock band universitaria Volcano muore. I suoi ex compagni di band si ritrovano quindi per dargli l’estremo saluto. La triste circostanza si rivela un’opportunità per ritrovarsi. il bassista Seong-wook vive barcamenandosi tra due lavori. Il batterista Hyeok-su è un padre single che cerca di sbarcare il lunario come venditore d’auto. Il chitarrista disoccupato Gi-yeong sogna di rimettere insieme la band, diventando il nuovo frontman, ma i suoi propositi trovano resistenze tra i suoin ex compagni. Gi-yeong però non si arrende e persevera nel suo sogno, organizzando una vera e propria reunion evento, alla quale gli altri non potranno dire di no.

Recensione Film:

Dopo il grande successo di Radio Star, ormai contagiato dalla commedia a tema musicale, che sperimenterà poi ancora con Sunny, Lee Joon-ik sforna questa pellicola dall’impronta maschile e dalle tematiche sociali. La crisi di mezz’età, la crisi lavorativa, la crisi di coppia, la crisi interiore, sempre latente e qui innescata dalla morte di un amico, sono solo la base, il terreno fertile per i tre protagonisti per pensare ad una svolta ed attuarla ritornando a pensare a se’. Lee imbastisce un racconto in cui donne e figli non sono fonte di gioia ed incoraggiamento, ma muro di incomunicabilità contro cui si sgretalano i sogni e, al contempo, anche lo sprone per valicare il muro stesso. Gli uomini di Lee sono insoddisfatti tardo-adolescenti che mettono da parte il ruolo istituzionale in cui sono imbrigliati e gli sforzi da cui non traggono nulla, neanche una forma di gratificazione o riconoscenza, per tornare a riprendere in mano le redini della giovinezza. Le loro vite, interrotte e cristallizzate dalle incombenze degli uomini adulti, ripartono da lì dove si erano fermate, riportandoli agli scanzonati 20 anni. Una cura, un balsamo per imparare a meglio vivere quest’esistenza di incombenze, e non ad abbandonarla in modo incosciente, oltre che un esempio, di riflesso, per le proprie compagne ed i propri figli.