WANG MIN-CHEOL

Nome in coreano:

왕민철

Genere:

Uomo

Biografia

Nonostante una laurea in ingegneria dei metalli, Wang Min-cheol, nato nel 1975, ha sempre avuto una grande passione per il cinema, per sua stessa ammissione durante il suo periodo universitario si è impegnato più nel club cinematografico che nello studio. Trasferitosi in Germania ha studiato all’Academy of Media Arts a Colonia. Tornato in Corea nel 2012 dopo molto tempo ha notato il cambiamento della città e ha iniziato ad interessarsi alle cose che non durano, è così fece il suo debutto con “The Hospice” un documentario sugli ospedali che ospitano persone in fin di vita. Il documentario “Garden, zoologica” ha vinto il Grand Prize al Seoul Eco Film Festival e l'Emerging Documentary Filmmaker Award al DMZ International Documentary Film Festival.

Presentazione Critica

Viviamo in una società sempre più attenta al clima e alla natura, quello che preoccupa l’intera popolazione mondiale comprende, ovviamente, e anche le creature animali. Questo documentario racconta la vita degli impiegati del giardino zoologico comunale di Seoul raccontando nel dettaglio la cura che mettono ogni giorno nell’accudire gli animali ospitati nello zoo. Queste creature sono lontane dal loro habitat naturale ma considerate le condizioni climatiche e di vita di questi animali al momento sembra che la soluzione migliore per loro sia vivere nello zoo.
È molto interessante vedere come è effettivamente dura la vita i un dipendente di uno zoo, ma allo stesso tempo, il regista non si sofferma nello stesso modo sugli animali, che fanno quasi da sfondo pur essendo, in realtà, i veri protagonisti. Questo documentario, e la stessa funzione degli zoo, pone la domanda fondamentale: in che misura la cattività porta in parte all'estinzione degli animali? Secondo i dipendenti dello zoo e indirettamente, anche secondo il regista, la risposta sembra abbastanza chiara: Gli zoo aiutano gli animali a sopravvivere. Ma è davvero così? Non sarebbe meglio che vivessero nel loro ambiente naturale? La risposta a queste domande viene lasciata in sospeso in modo che lo spettatore possa farsi una sua idea personale.