MOSS

Titolo Coreano:

이끼

Pronuncia Originale:

I-ggi

Titolo Italiano:

Muschio

Regista:

Anno:

2010

Durata:

163 minuti

Nazione:

Corea del Sud

Formato:

35mm

Tipologia:

Colore:

Colore

Lingua:

Coreano

Sottotitoli:

Italiano, Inglese

Genere:

,

Distribuzione Internazionale:

Sceneggiatori:

Musiche:

Direttore alla Fotografia:

Montaggio:

Direttore Artistico:

Direttore delle Luci:

Costumista:

Effetti Speciali:

Edizione Festival:

Sezione Festival:

Sinossi:

1978. Il detective Yong-duk istituisce una piccola comunità di recupero per galeotti omicidi in un remoto villaggio di montagna, al capo della quale pone Ryu Mok-hyeong, una sorta di asceta redento dai propri peccati grazie ad una netta conversione e alla lettura assidua della Bibbia. 30 anni dopo, ormai anziano, Ryu Mok-yeong viene trovato morto. Sembrebbe una morte naturale se non fosse per i sospetti del figlio, Ryu Hae-guk che, giunto inaspettatamente da Seoul, inizia ad indagare su quella misteriosa e strana comunità religiosa.

Recensione Film:

Basato su una storia a fumetti di grande successo, Moss è stato uno dei film più visti in Corea nel 2010. Il regista e produttore, Kang Woo-seok, è riuscito anche questa volta, come in Public Enemy e Silmido, a schierare un cast stellare di attori e tecnici che ha richiamato nelle sale più di tre milioni di spettatori. Il film, di hitchcockiana memoria, narra una storia di peccato, omertà e irraggiungibile redenzione, ambientata in un inquietante villaggio di campagna dove le cose sono molto diverse da come appaiono; un vero e proprio thriller psicologico che affronta temi molto delicati per la società coreana: il fanatismo religioso delle chiese evangeliche, che spesso sfruttano per fini economici il desiderio messianico di una popolazione prostrata da ritmi di lavoro umanamente insostenibili, la ricerca delle radici dopo l’alienazione dovuta al rapido e brutale inurbamento degli ultimi trent’anni e, come sempre, l’irrisolto conflitto fra la città (Seoul) e le zone rurali sottosviluppate.