GINKGO BED, THE

Titolo Coreano:

은행나무 침대

Pronuncia Originale:

Eunhaengnamoo Chimdae

Titolo Italiano:

Il Letto di Ginkgo

Regista:

Anno:

1996

Durata:

88 min

Nazione:

Corea del Sud

Formato:

35mm

Tipologia:

Colore:

Colore

Lingua:

Coreano

Sottotitoli:

Italiano, Inglese

Genere:

,

Distribuzione Internazionale:

Sceneggiatori:

Musiche:

Direttore alla Fotografia:

Edizione Festival:

Sezione Festival:

Sinossi:

Kang Je-kyu potrebbe essere detto “il James Cameron coreano”. Perché? Basti dire che con i suoi film d’azione ha continuamente ridisegnato il record di budget dei film coreani. Inizia con “The Ginko Bed”, per poi continuare con “Shiri” nel 1999, che va al primo posto di record d’incassi nel box office coreano. Il record è nuovamente battuto con “Taegugki” e adesso Kang Je-kyu è pronto per affrontare tematiche internazionali: ambienta il suo ultimo film “My Way” nella Seconda Guerra Mondiale. Ovviamente cast stellare, budget da nuovo record e sempre tanta azione.

Recensione Film:

Fantasmi e romanticismo: il mix perfetto per uno dei più grandi incassi del cinema coreano di tutti i tempi. Grande fotografia, una colonna sonora di Lee Dong-jun che è una eccellente combinazione tra elementi occidentali e musica strumentale tradizionale coreana. Costumi di grande splendore visuale – anche se ricordano un po’ “Chinese Ghost Story” – e temi forti: le esistenze precedenti, l’amore senza fine, la vendetta. Ci sono anche dei lati deboli che la critica internazionale ha sottolineato: un plot non particolarmente sorprendente, una sceneggiatura che non brilla per originalità, un ritmo non serratissimo. Sono i personaggi, e non gli attori, a destare qualche perplessità. Il film è complesso, come se troppe idee si fossero concentrate in un solo quadro, un puzzle di vari film differenti, ognuno un po’ a sé. Ma le immagini sono veramente straordinarie, e sorprendono lo spettatore.