CONCUBINE, THE

Titolo Coreano:

후궁: 제왕의 첩

Pronuncia Originale:

Hugung: Jewang-ui Jeob

Titolo Italiano:

La Concubina

Regista:

Anno:

2012

Durata:

121 min.

Nazione:

Corea del Sud

Formato:

35mm

Tipologia:

Colore:

Colore

Lingua:

Coreano

Sottotitoli:

Italiano, Inglese

Genere:

,

Musiche:

Direttore alla Fotografia:

Direttore Artistico:

Direttore delle Luci:

Costumista:

Effetti Speciali:

Edizione Festival:

Sezione Festival:

Sinossi:

Cresciuta poverissima, la giovane Hwa-yeon decide di lasciarsi alle spalle la sua vita di stenti e si offre di diventare una delle concubine del re. Dentro il palazzo reale la donna conquista a poco a poco le bramose attenzioni di due uomini: il principe Seong-won, un megalomane dedito ai vizi e ai piaceri della vita, e il giovane Kwon-yoo, che corre il rischio di perdere tutto se si venisse a scoprire la sua passione nei confronti di Hwa-yeon. Il triangolo amoroso si intreccia con un intrigo politico che ben presto trasformerà il palazzo in una trappola infernale da cui sarà molto difficile uscire e metterà in repentaglio la vita di tutti i protagonisti.

Recensione Film:

E' un melodramma storico dalla forte valenza politica The Concubine, in cui la Storia è più che mai magistra vitae. Sfruttando il potenziale drammatico di un triangolo amoroso molto infuocato, il regista Dae-seung Kim cerca di svelare la natura del potere, visto come un microcosmo di interessi privati che si sovrappongono al bene comune. Così le brame dei due uomini che vogliono Hwa-yeon diventano presto la metafora di un desiderio di onnipotenza che mal si concilia con la rettitudine morale richiesta a chi è chiamato a governare. L'intrigo che fa da sfondo al triangolo amoroso e che trasforma il luogo dell'azione (il palazzo reale) in uno spazio dove passioni e ossessioni vengono sublimate fino all'estremo, non è dunque che un meccanismo di “disvelamento”. Davvero notevole la prova della giovane attrice protagonista, Yeu-jeong Jo, che ha accettato e vinto la sfida della nudità e la complessità un personaggio che resta, suo malgrado, sempre al centro della scena.